ZONE CORPOREE CON SPECIFICITÀ DI CONCENTRAZIONE ENERGETICA

ZONE CORPOREE CON SPECIFICITÀ DI CONCENTRAZIONE ENERGETICA

ZONA PERIOMBELICALE

È l’area nutrizionale per eccellenza, la zona attorno a cui la vita, iniziata al Ming-Men si organizza nel Cielo Posteriore (houtian).

Le condizioni contrassegnate da “carenza affettiva”, ovvero le sensazioni di essere “poco amati” si ripercuotono su questa particolare zona e sono controllabili, sotto il profilo delle conversioni psicosomatiche, con i punti principali 15VC (jiuwei) e 6VC (Qi-hai).

Spesso questi individui appaiono freddi, cinici e mostrano sterilità che sottolinea la loro incapacità a dare quell’amore che non hanno ricevuto o sentono di non aver ricevuto. Molto spesso, nel sesso femminile, compiono anoressia e perdita di peso, con tendenza a situazione psicotiche anche gravi.

ZONA EPIGASTRICA

In questa zona (che contiene Fegato, Milza-Pancreas Stomaco, Vescica Biliare e Intestino Tenue), si esprimono il coraggio, la forza, la capacità d’azione nella vita di tutti i giorni. In caso di deficit funzionali avremo abbattimenti, sconforti, mancanza d’iniziativa e d’energia.

La perdita delle funzioni della Milza-Pancreas induce, in primo luogo, affievolimento dello Yi e, pertanto, dell’intelligenza creativa.

Ogni evento sarà vissuto con preoccupazione (si.) e causerà perdita d’energia, torpore, astenia sia fisica sia psicologica.

La perturbazione del Fegato favorirà da un lato la collera (nu.), la perdita di controllo, dall’altra i disturbi digestivi funzionali contrassegnati da digestione lenta, pirosi post-prandiale, sonnolenza dopo i pasti.

Le turbe dello Stomaco portano a mal digerire persone e situazioni ed ancora a ridurre le nostre capacità di articolare e sviluppare pensieri, concetti, idee.

Infine l’interessamento del Piccolo Intestino condizionerà la incapacità di scegliere in modo consono alla propria natura e da un lato si avranno disturbi digestivi (dolori addominali, diarrea con alimenti indigeriti), dall’altra facilità ad essere plagiati o condizionati (dalla pubblicità, dagli altri, ecc.).

ZONA TORACICA

È la zona dei “sentimenti”, della comunicazione e della partecipazione (comunione).

I Polmoni sono la connessione con l’elemento “aria”, zona ove avviene la “combustione” delle sostanze che compongono “l’aria”.

Tutto ciò che impedisce l’espressione del Soffio, le contrarietà psichiche che fanno “mancare il fiato”, l’impossibilità di riuscire a vivere i propri ideali, il perfezionismo non realizzato, altera le funzioni di questo Organo e, per suo tramite., di tutti gli altri Organi del corpo.

Il Cuore, poi, è un Organo estremamente sensibile all’amore, alla donazione, alla partecipazione; ma anche ai lati negativi del non amore, all’odio, all’egocentrismo, all’ indifferenza.

Attraverso il Sangue (xue.) il Cuore invia all’intero organismo il suo patrimonio: rosso d’amore o nero di tossici psichici legati ad esperienze di “non amore”.

Per questo il So wen avverte che il Ministro del Cuore (xinbao.) ha come compito di “far percepire la gioia (xi.)” e, di converso, votare all’amarezza l’intero individuo, se permeato di esperienze negative.

ZONA LARINGEA

Qui si evidenzia il verbo, la parola, l’espressione; da qui dipende l’armoniosa capacità di rappresentare sé stessi.

Se si è tranquilli ed in armonia la parola è ferma, decisa e corretta; se al contrario non siamo in “sintonia” con noi stessi e col mondo la voce trema, si fa debole o troppo forte e cambia continuamente di tono.

In questa zona si trova la tiroide che gioca, fin dal 18° giorno dal concepimento, un ruolo importante nella formazione del Sistema Nervoso Centrale.

Negli antichi testi taoisti la gola era la porta di accesso dall’umano al divino, una tappa cruciale per accedere alla vera sapienza.

I disturbi del collo e della voce sono tipici di soggetti rosi da dubbi interiori, non tranquilli, bloccati nel cammino personale.

ZONA CEREBRALE

È il “luogo” ove avviene il riconoscimento o la ricostruzione della “realtà”; esso ha come compito quello di sintetizzare e memorizzare il vissuto per mezzo dei sensi..

L’incapacità o il non volere riconoscere la realtà porta inevitabilmente ad una iper o ipo-funzione neuronica, il che determina

una indisposizione all’adattamento.

Zona dei blocchi più difficili, dei pazienti che stentano a prendere atto della realtà attorno a loro e che non si adattano alle diverse circostanze della vita.

CONSIDERAZIONI OSTEOPATICHE

quando si parla di yin e yang definiamo ciò che la neuroscienza moderna ha chiamato neurovegetativo.

Tutta la nostra vita si appoggia a questo sistema apparentemente semplice ma di una complessità irraggiungibile per il suo substrato ancora non decodificato e per la sua “indipendenza “da noi.

Quando si insegna l’osteopatia se non si tramanda il neurovegetativo, quello osteopatico non quello cattedratico, non abbiamo spiegato, fin dove è possibile, le varie interrelazioni e le risposte “oscure” della nostra anima, dove alloggia la nostra gestione del dolore, le nostre paure, le nostre arroganze (sempre paura) i nostri tremori e tutti i nostri comportamenti, apparentemente, irrazionali.

Di questo si è occupata la MTC, cioè di osservare l’essere vivente in tutti suoi comportamenti, i colori preferiti, i luoghi prediletti, i sapori favoriti etc.; partendo da tutto ciò ha iniziato ad osservare la persona biologicamente, all’interno, seguendo i movimenti dell’energia (Wei, Rong e Yuan) capendo dove scorre correttamente, dove ristagna, o dove è carente = disfunzione somatica, effettuata la diagnosi corretta, aggiungendo l’ascolto dei polsi e l’osservazione della lingua, si effettua la terapia da dove tutto è iniziato = lesione primaria, anche con l’ausilio, molto importante, della alimentazione coerente allo stato patologico.

Siamo tutti immersi nell’ambiente dei gas (aria), dopo l’ambiente acquatico del liquido amniotico, e si creano nuove relazioni cioè siamo un microcosmo nel macrocosmo: quello che succede in natura si riflette su di noi, pensate a una bella giornata di sole in riva al mare oppure alla stessa giornata plumbea, umida in una località con poca luca, cambia tutto dentro di noi.

Dal punto di vista dell’ambiente vengono presi in considerazione non soltanto i fenomeni atmosferici ma anche la particolare configurazione ed orientamento rispetto ai punti cardinali del luogo ove si vive.

Consideriamo se respiriamo o guardiamo a nord diamo energia ai reni > ossa e udito, se a sud diamo energia al cuore > vasi sanguigni e tatto, se a est diamo energia al fegato> tendini e vista, se a ovest ai polmoni > pelle e odorato, se invece guardiamo noi, dove siamo, diamo energia alla milza /pancreas > tessuto connettivo e gusto.

Nell’anamnesi va considerata inoltre anche quella che potremmo definire ‘configurazione dell’ambiente sociale, ossia i rapporti con i familiari, i datori di lavoro, gli amici etc.

Trovando un fegato sofferente, il pensiero cinese, non chiede come prima cosa se si fa uso di alcoolici ma magari si domanda se per caso ultimamente il vostro capo vi ha fatto ingoiare qualche rospo di troppo, il che, per il fegato, rappresenta un problema di ‘dieta’ di ancora maggiore rilievo rispetto all’alcool.

Ovvio che tentare di mandar giù i ‘rospi’ con l’alcool è quanto di peggio si possa immaginare; ricordo che il fegato gestisce la rabbia, fisiologica, non la collera, patologica, inoltre amministra il metabolismo dei tendini, tessuto molto nobile, per cui in pazienti affetti da tendiniti ricorrenti orientarsi sul metabolismo epatico.

Estratto dal testo “Osteopatia energetica, oltre il test, integrazione alla diagnosi osteopatica” di Giovanni Trimboli – Cavinato editore International 2021



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