Stefano nel suo bagno a Rimini assume ragazzi con autismo: “miglioro la mia spiaggia”

Stefano nel suo bagno a Rimini assume ragazzi con autismo: “miglioro la mia spiaggia”

A Rimini c’è un bagno in cui alcuni ragazzi con autismo hanno la possibilità di lavorare e mettersi in gioco grazie al suo gestore Stefano

Stefano Mazzotti gestisce a Rimini lo stabilimento di famiglia il bagno ventisette ormai da 26 anni, nel 2017 ha aderito al progetto “spiaggia libera tutti” e si è fatto affiancare nel lavoro a ragazzi che hanno disturbi dello spettro autistico, che sostiene il progetto di offrire tirocini formativi ai ragazzi con disabilità, il consorzio che aveva organizzato il progetto d’inserimento dei ragazzi si è poi sciolto ma Stefano da due anni ha deciso di non mettere da parte l’idea e anzi fare un passo avanti ancora più importante nell’inclusione di questi ragazzi, non offrendogli “solo” un tirocinio, ma un vero contratto di lavoro, dando la possibilità di lavorare a chi nella vita si trova più in difficoltà a trovare una possibilità di impiego.

Il primo ragazzo ad essere assunto è stato Manuele, che ha 24 anni e da due anni lavora per il bagno ventisette come bagnino, quest’anno insieme a lui come bagnini ci sono anche Alberto ed Edoardo, entrambi con un disturbo dello spettro autistico e pieni di voglia di fare segnalati dall’associazione Rimini Autismo.

Il bagno ventisette è sempre stato ed è tuttora estremamente attento all’inclusione di tutti, è stato uno dei primi bagni sulla riviera romagnola a dotarsi delle carrozzine idonee a portare le persone con disabilità in spiaggia, e quest’anno ha fatto parlare di sé per una bellissima passerella dipinta con i colori dell’arcobaleno in supporto al Gay Pride, che non si è potuto fare e più in generale alla comunità LGBT, mentre lo stesso Stefano descrive sui social il suo bagno come del “più aperto ed accogliente di tutta Rimini”.

L’attenzione e la consapevolezza da parte dei clienti è una parte fondamentale del lavoro, per questo Stefano spiega il progetto anche per contestualizzare il perché di silenzi o di comportamenti che da un occhio esterno posso essere visti come eventuali errori o distrazioni da parte dei ragazzi, lavorare con i ragazzi è un grande stimolo sia per Stefano che per il resto dello staff che si è riadattato acquisendo nuove modalità di interazione e comunicazione e uscendone più sensibili e attenti, mentre per i ragazzi, il lavoro è una grandissima opportunità, capiscono di stare facendo qualcosa di importante, lavorare ogni giorni a contatto con gli altri li fa aprire, gli fa acquisire maggior fiducia in se stessi, li rende più sicuri di sé non solo sul lavoro ma in molti altri ambiti della vita.

Bravissimo Stefano e complimenti al Bagno Ventisette, siete davvero una bella notizia!



error: Il contenuto è protetto dal copyright