
17 Set La prof che ha allestito il suo camper per andare a fare lezione sotto casa degli alunni
Giulia Zaffagnini è una prof di 26 anni che ha deciso di proseguire le sue lezioni dal vivo con il suo gruppo di alunni usando il suo vecchio camper
Giulia è una giovane insegnante di laboratorio linguistico che insegna in all’istituto comprensivo San Rocco di Faenza, come tutti gli insegnanti con la chiusura delle scuole si è ritrovata obbligata a spostare le lezioni online, ha però presto capito che c’erano alcuni studenti a cui fa lezione di supporto di italiano per cui era difficile, quasi impossibile a causa delle lingua e della mancanza di validi supporti riuscire a seguire le sue lezioni online, la prof così ha deciso di prendere il suo vecchio camper classe 1987 e almeno per un ora a settimana andare a casa dei ragazzi che faticano a seguire le lezioni online e fare con loro lezione dal vivo, all’aperto in tutta sicurezza, non vuole abbandonare nessuno dei suoi studenti, così da quelli che avrebbero rischiato di rimanere indietro, è proprio la prof ad andare da loro e permettergli di continuare a seguire le sue lezioni di laboratorio linguistico.
Il camper si chiama “Jolly” e quando la prof l’ha acquistato voleva portarlo in giro per l’Europa, mentre il progetto vacanze per ora non si può mettere in atto a causa Covid, proprio il virus le ha dato l’idea di utilizzare il camper per farlo diventare una piccola aula su strada, Giulia si è attrezzata con lavagna, gessetti, tavolino pieghevole e sedia, e ogni settimana va a fare lezione individuale a casa del gruppo di studenti che segue, tutto nel rispetto della sicurezza, delle distanze e della pulizia, infatti la prof sanifica tutta l’attrezzatura tra una lezione e l’altra.
Giulia racconta che se fosse una professoressa curricolare con una classe di 20/22 alunni, ovviamente non le sarebbe possibile portare avanti questo suo bel progetto, ma il numero ridotto di ragazzi da seguire le permette invece di riuscire a gestire tutte le ore in camper e continuare a portare avanti le lezioni che già quando si poteva andare a scuola, venivano svolte individualmente, Giulia li aiuta a seguire meglio le lezioni, capire cioè che magari non riescono a comprendere per la lingua oppure svolgono il loro programma di linguistica e comunicazione ed esercizio della lingua italiana, così la Prof per non lasciare indietro e abbandonare nessuno, ha deciso di andare lei dai propri alunni, inventano il progetto “scuola senza frontiere”.
Giulia racconta:
«I riscontri che ho avuto da parte degli studenti sono stati molto positivi, perchè mi hanno detto di essere un po’ stanchi di ritrovarsi tante ore davanti al computer. La cosa principale che mi ha fatto scattare l’idea è stato che di solito in presenza, per spiegare una cosa, ci metto dieci minuti, mentre con la didattica online ci ho messo anche un’ora intera. Quindi principalmente tutto è nato dalla frustrazione, mia e dei ragazzi, data da un momento di emergenza come quello attuale.
Quando uno è in difficoltà forse riesce a trovare delle soluzioni a queste difficoltà. Tutti gli insegnanti, secondo me, hanno avuto il loro ruolo in questo periodo e sorridendo a volte mi viene da dire quasi grazie a questa emergenza che mi ha dato modo di svilupparmi a livello creativo».